Spilimbergo e dintorni

Spilimbergo Gioiello d'Italia

Spilimbergo prende nome dai conti carinziani Spengenberg che qui si installarono intorno all'XI sec. Il primo documento che riporta il nome del castrum de Spengenberg è del 1120 ma la storia del sito è ben più antica, come attestato dal castelliere di Gradisca sul Cosa (IX sec. a.C.), elevato a difesa della strada diretta in Germania e del guado in Tagliamento. La città, nel medioevo, fu un importante centro di transito e di commerci, prospera e florida tanto che, per contenere una popolazione sempre più crescente, ivi comprese numerose famiglie di lombardi, di fuoriusciti toscani e di ebrei, dovette dotarsi, in rapida successione, di ben tre cinte murate. Il 4 ottobre 1284 Walterpertoldo II, signore del luogo, pose la prima pietra del duomo dedicato all'Assunta. A quegli anni vanno ascritti il Palazzo del daziario, la Casa del Capitano, la Loggia e le Torri elevate lungo l'asse centrale della città. Nel 1420 la città, come peraltro tutta la Patria del Friuli, passò sotto il dominio della Serenissima; col trattato di Campoformido del 1797 venne ceduta all'Austria e, nel 1866 annessa al Regno d'Italia. Alta sul Tagliamento, al centro della Regione, Spilimbergo si fregia del titolo di città d'arte e patria del mosaico, la cui Scuola gode di meritata fama internazionale.

   

Scuola di Mosaico

Visite e Galleria VISITE ALLA SCUOLA MOSAICISTI DEL FRIULI

L’ingresso alla Scuola è libero, si ha la possibilità di visitare i laboratori di mosaico e la ricca galleria di opere.

  • Orari di visita al pubblico:
  • dal lunedì al venerdì mattino: 8.30 – 12.00; pomeriggio: ore 13.00 – 16.00
  • sabato e domenica visite guidate previo appuntamento (per prenotazioni telefonare all’ufficio turistico Pro Spilimbergo www.prospilimbergo.org, tel. 0427 2274).
  • Per i gruppi è obbligatoria la prenotazione e l’accompagnamento da parte di una guida autorizzata. Sono autorizzate ad accompagnare in visita alla Scuola solo le guide turistiche della regione Friuli Venezia Giulia che hanno frequentato il corso di aggiornamento dedicato.
Elenco guide autorizzare.pdf

Per maggiori informazioni contattare direttamente la Segreteria della Scuola (tel. +39 0427 2077; fax. +39 0427 3903; e-mail info@scuolamosaicistifriuli.it).

Il Castello

Il castello di Spilimbergo fu innalzato, per sorvegliare uno dei principali guadi del Tagliamento, dalla famiglia di origine tedesca Spengenberg, giunta in Friuli intorno al XI secolo. I conti di Spilimbergo, che diedero il nome alla località, divennero ben presto molto ricchi e potenti. Ebbero importanti possedimenti, ma di lì a poco il loro casato si estinse ed il nome sopravvisse solo in linea femminile.

Scontri armati ebbero luogo nei secoli XIII e XIV; incendi e devastazioni provocarono più volte danni notevoli.

Sontuosi edifici si affacciano alla corte del castello in un armonioso dispiegarsi di stili, dal Romanico al Gotico, al Veneto del Rinascimento: fra di essi spicca il quattrocentesco palazzo dipinto dalle belle trifore gotiche e rinascimentali e dagli scenografici affreschi sulla facciata, attribuiti ad Andrea Bellunello, che lavorò a Spilimbergo fra il 1469 e il 1475.

Accanto al castello, sorge l'edificio quattrocentesco che annovera eleganti fregi di Giovanni da Udine.

Balconi gotici e rinascimentali inquadrano affreschi giovanili del Pordenone sulla facciata del "palazzo dipinto".

Attualmente il castello di Spilimbergo è in parte proprietà privata (vi è pure un ristorante) e parte del Comune. Dell'antico borgo fortificato rimangono due torri e brevi tratti delle mura.